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436. Francesco Sforza al referendario di Piacenza. 1452 aprile 6 Milano.

Francesco Sforza, informati i presidenti della comunità di Piacenza delle lamentele dell'ufficiale del porto per il mancato salario, che afferma nel passato essere pagato dal comune, e avuta da loro risposta di essere tenuti solo al pagamento delle masserizie e della casa, ordina al referendario di accertare il fatto e di comportarsi come avveniva nel passato.

Prudenti viro referendario Placentie nostro dilecto.
Dilecte noster, havendone più volte facto lamenta l'offitiale del porto de quella nostra città che non podeva conseguire la satisfatione soa del salario de quella comunità, ne havimo, per le nostre littere, scripto alli presidenti de essa comunità perché gle facesseno fare il devere suo; li quali presidenti ne hanno risposto non esser obligati a pagare il dicto offitiale, nisi solamente per le massaritie et per la casa, et dicto offitiale ne dice che per il passato li soy precessori erano pagati per la dicta comunità. Pertanto, ti commectiamo et volimo che te debbi diligentemente informarti superinde, et trovando finalmente che li offitiali del dicto porto siano per il passato pagati per la dicta comunitate, vogliamo che providi che, similmente, sia pagato el predicto offitiale, aciochè più non habbia ad reclamarsi da nuy. Data Mediolani, die vi aprilis 1452.
Bonifacius.
Cichus.