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445. Francesco Sforza al familiare ducale Gandolfo da Bologna. 1452 aprile 12 Milano

Francesco Sforza chiede al famiglio Gandolfo da Bologna di sapere perché gli uomini di Guardasone non vogliono più pagare al cancelliere, uomo di Stamignone, la tassa di un cavallo e se tenuti a farlo, li costringa a saldare anche gli arretrati.

Nobili familiari nostro dilecto, Gandulfo de Bononia.
Ne dice el cancelliero, homo d'arme da Stamignone, che da otto (a) mesi in qua non pò havere la tassa de uno cavallo a luy destinata ad Guardasone et più, che li homini d'essa terra de Guardasone gli hanno dicto che da mò inanti non gli responderanno più della dicta tassa. Il perché te commettiamo et volimo che te debbi informare della casone perché essi homini non li voleno respondere della dicta tassa, et trovando che li dicti homini gli siano usi rispondergli della dicta tassa, vogliamo che gli astringi ad fargli pagare per lo passato et per l'avinire tucto quelle gli restaranno ad dare per casone della dicta tassa, (b) [ 114r] facendo per modo che nuy non habiamo a scriverti più per questa casone. Data Mediolani, die xii aprilis 1452.
Zanninus.
Iohannes.

(a) otto in interlinea su uno depennato.
(b) Da et trovando a dicta taxa ripetuto.