Registro n. 14 precedente | 477 di 1952 | successivo

477. Francesco Sforza ai Dieci della Balia di Firenze. 1452 aprile 18 Milano

Francesco Sforza sollecita i Dieci della Balia di Firenze a voler prendere al loro servizio Malatesta da Cesena che, rimessosi dalla malattia, è desideroso di esercitarsi nel mestiere delle armi e porsi al servizio di quella comunità. Lo Sforza lo raccomanda perché è saggio e esperto nel mestiere. In simile forma a Cosimo de Medici, Boccaccino Alemanni e Neriogino Capponi.

Dominis Decem Balie civitatis Florentie.
ll magnifico signore messer Malatesta da Cesena ne ha mandato a dire ch'el delibera exercitarse nel mestiero delle arme, como ha facto per lo passato, mò ch'el è liberato [ 122v] et reducto a bona sanità, et dice che più volontiera serviria quella excelsa (a) comunità che veruno altro, et mandarà lì uno per questa casone. Et perché come le signorie vostre sanno, l'è pur uno signore da bene, animoso, savio et experto nel mestiero, confortiamo et pregamo esse vostre signorie gli piacia dareli bona audientia et fare grata provisione alli facti suoy perché l'è tale, de che quella excelsa comunità reputaranno fidele et utile servitio, certificando le signorie vostre che tucto quello honore et bene faranno ad esso signore messer Malatesta, haveranno tucto grato et accepto quanto se lo facesseno alla persona nostra propria. Et cussì gli lo recomandiamo strectamente, cussì in questo, come in ogni altra sua facenda, considerato maxime ch'el se fa per quella comunità haverlo a suy servizii, essendo vicino, et quello homo ch'el è. Data Mediolani, die xviii aprilis1452.
Irius.
Cichus.
In simili forma: Cosmo de Medicis, Boccacino de Alemannis, Neriogini de Caponibus.

(a) excelsa in interlinea.