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48. Francesco Sforza a podestà, referendario e deputati all'ufficio di provvigione di Piacenza 1452 gennaio 6 Lodi.

Francesco Sforza scrive al podestà, al referendario e ai deputati all'ufficio di provvisione di Piacenza circa la querela sporta dal tesoriere cittadino per il provvedimento preso in virtù del quale ne deriverebbe grave danno a lui, tesoriere, e all'ufficio per il pagamento dell'assegnazione fatta all'ebreo Israel da parte dei dazieri della città. Il duca dispone quindi che i denari siano consegnati al tesoriere che farà poi i debiti pagamenti, sia all'ebreo che agli altri.

[ 13v] Potestati, referendario et deputatis offitio provisionum civitatis Placentie.
Perché el thexaurero di quella nostra cità ne fa querela che fi facta lì certa provisione per la qual ne ha ad succeder grande manchamento et danno a luy et al'offitio d'essa thexauraria, cioé che per li datieri (a) de quella nostra cità debia fir pagata l'assignatione delli dinari, quale è stata facta ad lsrael, ebreo, habitatore lì; la qual cosa a nuy è molesta et ne pare inconveniente. Pertanto, essendo cussì, vi committiamo et volimo che debiati provedere che tucti li dinari siano dati et numerati primo al dicto thexaurero, secondo l'ordine dela thexauraria. El qual thexaurero poy habia ad fare li debiti pagamenti, et ad il dicto Israel et alli altri, secondo le assignatione se trovano essere facte. Data Laude, die vi ianuarii 1452.
Cichus.

(a) datieri su rasura.