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489. Francesco Sforza a Giovanni Antonio Tranchedino, ad Antonio de Belmeseriis, a Bernabò Arighini e ad Antonio Villani, tutti di Pontremoli. (1452 aprile 21 Milano).

Francesco Sforza ringrazia Giovanni Antonio Tranchedino, Antonio Balmeseri, Bernabò Arighini e Antonio Villani, pontremolesi, per aver indotto quella comunità a concedere un sussidio di quattrocento ducati, dando ancora una volta testimonianza di essere fedeli servitori.

Egregis ac fidelibus dilectissimis nostris domino Iohanni Antonio de Trincadinis, ser Antonio de Belmeseriis, ser Bernabovi de Arighinis, necnon ser Antonio de Villanis, omnibus de terra nostra Pontremuli.
Havendo nuy inteso cum quanto amore, solicitudine, ingenio et suasione haviti inducto quella nostra comunità ad subvenirci in quisti nostri bisongni de quatrocento ducati, benché la fede et devotione vostra verso nuy non habiamo cosa nova, perché sempre ve havimo conusciuti nostri fidelissimi et perfectissimi servitori, pur ve ne ringratiamo assay, certifficandovi che a tempo a venire vi mostrarimo cum effecto quanto ne sia stato grato in questo tempo quello haviti facto et operato. Ma perché el tempo insta de fare dele cose ad secureza et agumento et stato nostro et bene essere delli nostri fideli populi, vi confortiamo ad cellerare quanto se ha ad fare. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.