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495. Francesco Sforza agli ufficiali e agli Anziani di Piacenza. 1452 aprile 23 Milano.

Francesco Sforza ordina agli ufficiali e agli Anziani di Piacenza di non toccare il salario spettante a Agostino, barbiere, e a Uberto, medico, per l'opera prestata al tempo della peste in quella città.

Spectabilibus et nobilibus dilectis nostris offtcialibus et Ancianis civitatis nostre Placentie.
Dilecti nostri, havendo dilegentemente exercitato il loro offitio al tempo della peste regnava in quella nostra città questo magistro Augostino, barbiero, et magistro Uberto, medico, officiali deputati per voi o vostri predecessori ad medicare et visitare li ad malati, non ce pare sia ben facto s'elli debbia retenere el salario, como se sono conduluti denante da nui, in favore delli quali, habiandone scricto per altre nostre lettere, ce referisce dicto magistro Augustino havere facto poco fructo; che ne maravigliamo. Per la qual cosa, parendoce habbiano molto ben meritato de esser premiati, maxime havendo messe le proprie persone ad tanto pericolo et etiam per observantia delle promesse factoli et per honore et debito di quella comunità, iterato per questa ve dicimo vogliate farli il loro dovere et contentarli per modo non he habbiano ad dare per ciò più affanno. Et questo fati non manchi. Data Mediolani, die xxiii aprilis 1452.
Ser Andreas.
Andreas.