Registro n. 14 precedente | 498 di 1952 | successivo

498. Francesco Sforza a Benedetto de Curte, viceluogotenente e capitano di Piacenza e al familiare Franceschino da Caravaggio. 1452 aprile 25 Milano.

Francesco Sforza ordina a Benedetto de Curte, viceluogotenente e capitano di Piacenza e al famiglio Franceschino da Caravaggio di liberare le pecore sequestrate a Bertone e Fachino da Nucetto per la tassa dei cavalli, perché Giovanni Anguissola s'è detto disposto a pagare o a dare garanzia.

[ 128r] Egregio viro Benedicto de Curte vicelocumtenenti et capitaneo nostro Placentie, et Francischino de Caravagio, familiari, dilectis nostris.
Siando state stagite certe pecore per caxone de taxa de cavalli (a) ad peticione vostra ad Bertone et Fachino da Nuxeto, ha interceduto presso de nuy il conte Iohanne Angusola in loro servitio che, pagando li predicti ho dando segurtà de pagare quello ad che seranno tenuti per dicta caxone, vogliamo farli licentiare dicte loro pecore et che non siano retenute per lo debito dela loro comunanza né (b) de alcuno altro, dove che, desiderosi compiacere al dicto conte Iohanne, semo contenti faciati licentiare et restituire ali predicti dicte pecore, pagando, ho satisdando como se offeriscono, et che non siano per altri stagite. Et non manchi. Data Mediolani, die xxv aprilis 1452.
Andreas Fulgineus.

(a) cavalli in interlinea su sale depennato.
(b) dela loro comunanza né in interlinea.