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505. Francesco Sforza a Galeotto Campofregoso 1452 aprile 27 Milano.

Francesco Sforza, appreso con dispiacere che gli uomini di Virgoletta hanno nuovamente saccheggiato il terreno di Fioramonte, marchese di Villafranca, prendendo bestiame e due fanciulli, ordina a Galeotto Campofregoso di far restituire ogni cosa.

[ 129v] Galeotto de Campofregoso.
Cum grande displicentia habiamo inteso che li homini de Virgolecta sonno novamente cursi suso il terreno del spectabile Fioramonte, marchexe de Villafrancha, et indebitamente gli hanno preso alcuno loro bestiame et duy pucti, quali hanno finalmente conducto alla dicta terra de Virgolecta. El che crediamo non haveriano perpetrato et commisso se non cum vostra saputa et voluntà; della qual cosa se ne maravigliamo grandissimamente et se ne dolemo sì perché habiati consentito a tal cosa illicita et dishonesta, sì etiamdio perché sapiti che nostra intentione non è che debiati incitare tali progressi né iniurie, né resalire in tale molestie et robarie contra esso Fioramonte, ymo che gli debiati rendere ogni terra et loco quali teneti del suo. Et perché habiamo re vera la dicta novità seu robaria molestissima quanto dire se possa, vi scrivimo cussì che alla receputa di questa, senza alcuna altra dimora, gli faciati restituire ogni cosa sua liberamente et senza alcuna contraditione, revocando similmente ogni novitate facta contra luy o contra li suoy intregamente, siché remangano in totum senza alcuna lesione, altramente nuy ve protestamo ex nunc che provederimo alla indemnitade sua per altra forma, la quale siamo certi non ve sarrà grata né accepta. Data Mediolani, die xxvii aprilis 1452.