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514. Francesco Sforza al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza 1452 aprile 29 Milano.

Francesco Sforza dice al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza che è stato da lui Taddeo da Parma, abitante a Castell'Arquato che asserisce d'essere stato con lettere ducali inviate al podestà comandato di andare a Piacenza. Non ricordando nulla di ciò, il duca vuole che gli facciano avere le lettere che gli dicano del perché abbia ordinato ciò a Taddeo.

[ 132r] Potestati et capitaneo cittadelle civitatis Placentie.
Dilecti nostri, è stato qua da nuy uno homo d'arme chiamato Taddeo da Parma, habitatore nella terra nostra de Castel Arquate, et dice che per nostre lettere è stato scricto al potestate d'essa nostra terra che lo mandasse lì a Piacenza; nuy vero non se recordiamo per che raxione sia scricto in questo modo. Pertanto vogliamo che subito, recevuta questa, ne debiate chiarire et avisarne per vostre lettere se de questo non sapite cosa alcuna, et dela casione perché havessemo scricto ch'el fosse mandato là, le quale nostre littere vogliamo provediate le habbiamo domane a sera. Data Mediolani, die xxviiii aprilis 1452.
Bonifatius. Cichus.