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527. Francesco Sforza al podestà di Castell'Arquato. 1452 maggio 2 Milano

Francesco Sforza avverte il podestà di Castell'Arquato che Taddeo da Parma, abitante lì, è stato da lui e chiede che ritornando, non riceva da lui alcuna molestia. Se ha qualcosa in contrario, glielo faccia sapere.

Prudenti viro potestati Castriarquate carissimo nostro.
È stato qua da nuy Tadeo da Parma, habitatore de quella nostra terra, exhibitore de questa, con el quale habiamo parlato. Pertanto, ritornando mò là, te comandiamo che non gli fazi veruna molestia, nisi per nuy te sia scripto altro in contrario. Data Mediolani, die ii maii 1452. Se altra cosa havesti tu in contrario delli facti suoy, siamo contenti ne advisi. Data ut supra.
Cichus.