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535. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza. 1452 maggio 5 Milano

Francesco Sforza rimprovera il fratello Alessandro per non aver imposto a quelli di Pesaro l'ordine datogli sul comportamento da tenere con quelli di Federico, ordinandogli di provvedere. Gli allega le lettere di Francesco Cusani al quale dirà di obbedire alla commissione e agli ordini, oltre ad intendersi con Sigismondo. Gli faccia conoscere i provvedimenti presi.

Domino Alexandro Sfortie.
Ve doveti recordare quanto ve scripsimo del'ordine dovevati dare ad quilli da Pesaro, come se dovevano portare et vivere cum quilli de misser Fedrico, et non è facto niente; de che se grava el magnifico signore messer Sigismondo. Pertanto vogliati subito provedere et ponere tale ordine che quilli del dicto messer Fedrico non gli possano andare né praticare senza licentia in scriptis. Et perché vuy possiati meglio intendere quanto se habia ad fare, ve mandiamo alligate a queste le littere de Francesco de Cusano. Sopra ciò provedetili presto et dati la commissione et ordine habia ad servare dicto Francesco et como se habia ad intendere cum esso signore messer Sigismondo, et deinde advisaratici della provisione gli haveriti facta. Data Mediolani, v maii 1452.
Cichus.