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552. Francesco Sforza al commissario di Pontremoli. 1452 maggio 8 Milano.

Francesco Sforza vuole che il commissario di Pontremoli convochi i fratelli Corradino di Villani e Antonio e li induca ad attenersi al compromesso concordato e che uno di loro ha poi ricusato per tirare la vertenza in lungo.

[ 141r] Comissario Pontremuli.
Pare pur che la diffirentia che vertisse fra Corradino di Vilani da una parte et Antonio suo fratello dal'altra parte, citadini de quella nostra terra, non habia anchora havuto fine, anzi siamo informati cresce ogni dì più; la qual cosa ad nuy è molto molesta. Et perché pare habiano voluto fare uno compromesso, et poy uno di loro s'è tirato indreto per menare la cosa in longo per litigio, vogliamo debbi havere denanzi da ti dicti fratelli, et constrengerayli che faciano dicto compromesso, acioché non se vadano consumando in spese, et che remagniano boni fratelli, come debitamente degono essere. Et in questo facto faray per modo che non ne habiamo più molestia né thedio. Data Mediolani, viii maii 1452.
Zaninus.
Cichus.