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560. Francesco Sforza a Guiniforte de Maletis, commissario di Pontremoli. 1452 maggio 10 Milano.

Francesco Sforza scrive a Guiniforte Maletta, commissario di Pontremoli, di procurare di avere le rasone e le lamentele che accampano i marchesi di Villafranca e Galeotto Campofregoso in modo da por termine alla vertenza esistente fra loro.

[ 142v] Egregio viro Guiniforto de Maletis, dilecto commissario nostro Pontremuli.
Ad questi dì facendo grande doglienza denanti da nuy quelli marchesi de Villafrancha, nostri recommandati, de alcune correrie et damni factoli per li homini de Galeoto da Campofregoso, nuy scrivessimo ad Galeoto predicto dogliendoce gravemente de luy comportasse tale cosse, et in summa infezessemo provedesse alla indemnitate de dicti marchesi. Hora Galeoto predicto, respondendo alla nostra lettera, se excusa et dolse similiter luy de correrie et damni li hano facti li marchesi predicti o soy homini, et exhortace voglamo mandare là uno delli nostri ad intendere, cognoscere et terminare le diferentie del'uno et del'altro. Dove che non habiando nuy al presente de mandarli altri, darimo questa commissione ad ti et, però, recevuta questa, requederay li predicti per tue lettere vogliano mandarte le loro rasone et le doglenze che l'una parte et l'altra, et quelle bene intese et cognoscute, terminaray queste loro diferentie per modo habiano materia de bon vicinare, facendo restituire hincinde quanto se havesseno tolto l'uno l'altro, et sucundo exequirai ce ne darai aviso. Data Mediolani, x maii 1452.
Andreas Fulgineus.