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567. Francesco Sforza a Benedetto de Curte, viceluogotenente di Piacenza. (1452 maggio 12 Milano).

Francesco Sforza comanda a Benedetto de Curte, viceluogotenente di Piacenza, che nel caso riscontrasse che nel bosco di Caorso di Otto da Mandello si intendesse fare più legna della quota dovuta, provveda che sia risarcito da coloro che sono tenuti a fornire legna per i sandoni.

Benedicto de Curte, vicelocuntenenti nostro Placentie.
Se grava el spectabile conte et cavaliero misser Otto da Mandello delli lignami pare vogliano essere tagliati nel suo boscho de Caursi per la fabricatione delli vinti sandoni tassati ad quella comunità, dicendo che per la parte gli tochasse è contento di bona voglia farlo, ma non voria fare la parte del compagno. Pertanto, parendo ad nuy el suo parlare sia honesto, perché non è già nostra intentione che luy porti la botta delli altri, te committimo et volimo debbi provedere che non gli sia dato damno né molestia se non per la rata parte tochasse ad luy; et essendogli tagliato più che quello gli tochasse per la rata sua, provedi el sia satisfacto da quilli ad chi tocha contribuire ad questa spesa, quali non havessero facto la parte sua, siché luy non possa gravarse essere pezo tractato delli altri. Data ut supra.
Zanetus.
Cichus.