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584. Francesco Sforza al podestà, al referendario e all'economo di Parma. 1452 maggio 30 "in Villa Aquenigre"

Francesco Sforza ordina al podestà, al referendario e all'economo di Parma di sequestrare i frutti e gli affitti dei benefici che teneva Antonio Tagliaferro perché non finiscano in altre mani.

[ 144r] Potestati et referendario, necnon iconumo nostris Parme.
Inteso quanto per la vostra ne haviti scripto delle informatione havute delli beneficii, quali teneva Antonio Tagliaferro dicimo, respondendove, (a) perché non intendiamo bene questa cosa, debiati subito fare sequestrare tucti li fructi et ficti per modo che non siano sinistrati né vadano in alias manus, imo che siano conservati a quilli che haveranno a succedere in dicti beneficii, sopra ciò havendoli cura et dilligentia per modo che nulla se faza contra questa nostra voluntà. Data in castris nostris in Villa Aquenigre, die penultimo maii 1452.
Bonifacius.
Iohannes.

(a) Segue dicimo.