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604. Francesco Sforza al vicario del vescovo di Piacenza. 1452 giugno 12 "ex campo nostro felici apud Vayrolas Alghisii".

Francesco Sforza comanda al vicario del vescovo di Piacenza di non procedere nella causa tra l'abbate di San Savino di Piacenza e Giovanni da Cortona, cappellano ducale, revocando ogni novitą fatta e ordini a Giovanni di andare da lui.

[ 151r] Domino vicario episcopi Placentie.
Per alchuni boni respecti volimo non debiati ulterius procedere nella causa vertisse denanzi ad vuy fra lo abbate de San Savino de quella nostra cittą et don Iohanne da Cortona, (a) nostro capellano, se altro non vi scriviamo in contrario. Et se al dicto abbate de San Savino havesti facto alchuna novitą, volimo la debiati revocare et direti al dicto don Iohanne, nostro capellano, che se ne torni da nuy subito. Ex campo nostro felici apud Vayrolas Alghisii, xii iunii 1452.
Cichus.

(a) da Cortona in interlinea.