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61. Francesco Sforza a Giovanni da Fermo 1452 gennaio 8 Lodi.

Francesco Sforza si congratula con Giovanni Fermo, economo di Parma, per la commissione fatta circa i benefici tenuti da Ultro dalla Latta di quella città. Gli comanda di non lasciare quel posto fino a nuovo ordine, provvedendo alla salvezza del bestiame e della roba trovata e che potrà ricuperare. Si provveda per le spese e lo informi giornalmente di quello che fa.

Domino Iohanni de Firmo, iconimo nostro Parme.
Havimo recevuto vostre littere et inteso quanto ne scriveti havere operato circha la commissione vi habiamo facta sopra li beneficii quali teneva don Ultro dalla Latta in quella nostra cità de Parma; nel che commendiamo assay la dilligentia vostra et ne rendiamo certi saperesti governare et ultimare maior impresa. Itaque, repondendo breviter ad quanto bisongnia, vi dicimo che non vi debiati partire de lì per insino non vi scrivemo altro, et providiati che quello bestiame sii salvo et l'altra robba che haviti atrovata, et cussì vi faticareti recuperare el resto cum ogni dilligentia, guardando che niuna cosa vada in sinistro, né sia mosto uno pontal de stringa, sii chi se voglia. Siamo ben contenti vi providiati per le vostre spese discretamente, como speriamo fareti. Et de dì in dì, il quanto fareti avisatine per vostre littere. Laude, viii ianuarii 1452.
Cichus.