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62. Francesco Sforza a frate Andrea de Ubaldis e Puperiby e ai residenti nell'ospedale San Lazzaro di Parma. 1452 gennaio 8 Lodi

Francesco Sforza richiana frate Andrea de Ubaldi et "Puperibi" e i residenti nell'ospedale San Lazzaro in Parma per la disobbedienza che prestano a Giovanni da Fermo, economo ducale, lì mandato per amministrare i beni di quell'ospedale e i benefici tenuti da Veltro della Latta.

Fratri Andree de Ubaldis et Puperiby (a) ac residentibus in Hospitali Sancti Lazari Parme.
Nuy habiamo mandato in quella nostra cità de Parma domino Iohanne da Fermo, nostro iconumo, perché debia curare et governare li beni de quello hospitale, et cussì delli altri beneficii, quali tenea domino Veltro dela Latta, come doveti havere inteso per le littere nostre della commissione che li habiamo facta, et secondo ch'el dicto domino Iohanne ce ha significato per vuy, o per alcuni de vuy, non gli prestati debita hubidentia, imo li fati contumaci et cerchati de turbare questa nostra commissione. Pertanto, maravigliandose assay de vuy, per le presente vi admoniscomo et comandiamo ad ciascuno de vuy che debiati al dicto domino Iohanne prestare quella credenza et hubidientia alle predicte cose che se nuy de bocha ve lo dicissimo, perché luy è informato della mente nostra sopra ciò, et vi governarà molto bene chi sarà obediente.
Data Laude, die viii ianuarii MCCCCLII.
Cichus.

(a) Così in A.