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621. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1452 giugno 23 "apud Quinzanellum"

Francesco Sforza ordina al podestà di Piacenza di non tollerare che Francesco, duca di quella città, che asserisce di non essere di nessuna parte, sia costretto a essere Anziano e ad "andare in capella per la parte bardellina".

[ 155r] Domino potestati Placentie.
Ne ha facto fare (a) querella Francisco, duca di quella nostra città, che, contra soa voluntate et contra l'usato pare voglia essere astrecto per quella comunitate ad essere Anciano et andare in capella loro per la parte bardellina; dela qual cosa se ne agrava molto perché luy dice non essere de squadra nì de parte veruna. Et perché nuy non vogliamo consentire ch'el sia artato ad veruna cosa nova, ve comandiamo che, essendo cossì, non lo lassati stringere ad andare in dicta capella nì ad essere di Consiglio per squadra veruna contra soa voluntate, providendo per modo che più non habia ad reclammare per dicta casone. Data in castris nostris apud Quinzanellum, die xxiii iunii 1452.
Cichus.

(a) fare in interlinea.