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625. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1452 luglio 2 "apud Trignanum"

Francesco Sforza ordina al podestà di Piacenza di provvedere alle lamentele, passate e future, a lui personalmente fatte da Antonio Sberardo, amministratore dell'abbazia di Corno Giovane, per danni recati ai beni dell'abbazia.

Potestati Placentie.
Misser Antonio Sbedardo, quale è al governo della abbatia del Corno Zovene, se lamenta, quando gli achade vinire là al tuo offitio per denuntiare et accusare quilli gli fanno damno ale possessione de dicta abbatia, gli fi opposto dicendoli che mostri come et in qual modo ha la cura de dicta abbatia. Pertanto te dicimo che quando gli acchaderà vinire per denuntiare et acusare persona alchuna per damno dato a dicta abbatia, debbi senza exceptione alcuna amettere le sue acuse et denuntie et etiam quelle facesse fare per altri a suo nome; et falli rasone, cussì de quelle havesse facte per lo passato, come de quelle farrà per lo advinire, etiam considerato che è cosa de chiesia con favore honesto. Et in questo non gli faray più exceptione come se esso Antonio havesse mille carte de procura. Data in castris nostris felicibus Apud Trignanum, die secundo iulii 1452.
Marchus.
Iohannes.