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651. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Poviglio. 1452 luglio 9 "apud Trignanum".

Francesco Sforza sollecita il comune e gli uomini di Poviglio ad essere meno timorosi di quei di Correggio, informandoli di aver mandato più di mille uomini del marchese ai confini. Li assicura che per la difesa del loro territorio si comporterà come per quello di Parma dando le disposizioni opportune perché non abbiano a subire danni. Li esorta infini a rimanere vigili avvisando se necessario, gli ufficiali di Parma.

Comuni et hominibus Povigli.
Havimo veduto quanto haviti scripto al locotenenete nostro de Parma del dubio haviti de quilli de Correzo che non vengano ad darvi inpazo, et cetera; dicimo che stati de bona voglia et de bono animo che non vi bisongna dubitare perché faranno assay mancho che non dicono, che tucte sono zanze et busie et frasche et altro che zanze li bisognarà ad vincere. Nuy havimo mandato ad quelle confine cavalli et fanti de quilli del signore marchexe de numero più de milli, siché non se moveranno del loro paese che non se vedano ad vantagio; et movendose quelle gente, se moveriano che sonno alle confine, et andariano ad casa loro, et fariali retornare. Siché non bisongna dubitarvi perché non altramente faremo per la [ 164r] defensione vostra che faremo per la città da Parma et, bisongnando, gli faremo tucte quelle provisione saranno necessarie et opportune per modo non porreti recevere damno nì manchamento alchuno. Niente de mancho stati actenti et cum gli ochi aperti, et sentendo vuy altro, vogliati advisarne subito quelli offitiali nostri de Parma, quali provederanno ad quanto bisognarà. Ex castris nostris Apud Trignanum, die viiii iulii 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.