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667. Francesco Sforza a Orlando, marchese Pallavicino 1452 luglio 14 "apud Trignanum".

Francesco Sforza ordina a Orlando Pallavicino di restituire a Damiano di Corrado i buoi sottrattigli con il pretesto che non contribuisce alle guardie e agli altri carichi che hanno gli uomini di Monticelli, perché Damiano asserisce di non esservi tenuto.

[ 169r] Domino Orlando, marchioni Palavicino.
Damiano di Corradi, nostro citadino de Cremona, ce ha facto grave querela delli facti vostri, dicendo che gli haviti facte torre uno paro de bovi al suo massaro perché voristi ch'el contribuisse alle guardie et altri carichi occorrenti li homini vostri da Monticelli, ali quali, dice, non essere obligato, perché non è vostro homo, nì obligato ad vuy in cosa alchuna, et anche non contribuitti may per alchuno carico cum li vostri homini da Monticelli, nì etiandio pagò may el traverso per le biade nate sul cortile del'isola. Et perché non pare conveniente che gli sia innovato cosa alchuna contro l'usato, vi confortiamo, caricamo et stringimo vogliati provedere che al dicto Damiano et suo massaro siano restituiti liberamente li dicti bovi et non gli sia innovato cosa alchuna contra l'usato, immo siano tractati beni como li altri Cremonesi et in modo non habia ligiptima casone de lamentarse. Ex castris nostris felicibus Apud Trignanum, die xiiii iulii 1452.
Irius.
Cichus.