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671. Francesco Sforza a 1452 luglio 15 "apud Trignanum".

Francesco Sforza assicura che riguarderà i fatti di Luigi con la medesima benevolenza che ha per Giacomazzo. Lo ha riconfermato nell'ufficio per un anno, tenendo conto dei sei mesi passati.

[ 171r] (a) Li facti de Aluysi non tractaremo altramente che rechiede la benivolentia et affectione, quale portiamo ad messer Iacomazo et ad vuy, et a luy et ad tucti quilli sonno vostri, como è nostro debito, nuy lo havimo refermato nello offitio per sey altri mesi incomenzando in calende de questo presente mese che vignirà ad fornire uno anno, et fra questo mezo poriano acchadere dele altre cose che lo tractaremo con più honore et benefitio, siché recognoscerà che li siamo benivoli et affectionati in tucto quello sia sua utilitade, honore et amplitudine, apparechiati sempre ad ogni vostro beneplacito, chiarendovi che intendimo che la referma dello offitio sia per uno anno ad vinire, incomenzando in calende de questo presente mese, oltra li sey mesy passati che è stato in dicto offitio. Ex castris nostris apud Trignanum, die xv iulii 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) Così, mancando la carta precedente, inizia la missiva.