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672. Francesco Sforza ad Angelo Acciaioli di Firenze. (1452 luglio 15 "apud Trignanum").

Francesco Sforza scrive ad Angelo Acciaioli di Firenze che affida a Matteo da Pesaro le informazioni di quanto accade sul suo fronte, esortandolo a credere che le cose andranno per il meglio e che si avrà la vittoria. Vorrebbe che si prestasse fede a Diotesalvi perché, avendo buone notizie dalla parte sforzesca, gli leverebbe più affanni di qualunque altro. Sollecita perciò Acciaioli a far sì che Diotesalvi sia rimandato indietro al più presto.

Domino Angelo de Acciaiolis de Florentia.
Havimo recevuta vostra lettera de dì viii del presente, et inteso quanto scriveti, non dicemo altro per questa perché da Matheo da Pesaro, quale mandamo là instructo delle cose de qua et de quanto achade poriti de tucto havere chiareza. Ben vi dicemo che ve dati bona voglia che le cose nostre de qua hanno ad passare in che haverimo ad vincere et fare cose che ve piaceranno et de quanto sequirà, ve farimo advisato.
De Diotesalvi harissimo caro ne servasse la fede cum suo aconzo, però, et questo dicimo, perché, siando informato et havendo bona notitia delle cose de qua, ce faria assay più aconzo et levariace più affanni che non faria un altro che non fosse cussì informato delle cose. Siché, pertanto, ve pregamo che ve piacia fare dove bisongna tale instantia che sia remandato indreto dicto Diotesalvi cum lo spazo de quanto ha riportato là, et che venga prestissimo perché ne fareti singulare piacere. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.