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685. Francesco Sforza al conte Stefano di San Vitale (1452 luglio 22 "apud Trignanum").

Francesco Sforza scrive a Stefano di San Vitale circa le notizie avute su Attanasio e suo figlio Damiano, dicendogli di avere una buona opinione di Attanasio e di ritenerlo buon servitore. Tuttavia per evitare danni, decide che non faccia ritorno a Parma, rinviando il suo ritorno a tempi pių opportuni.

Comiti Sthefano de Sancto Vitali. (a) Havimo recevuto vostra lettera data a xviiii del presente, et inteso quanto scriviti circha al facto de Attanasio et de Damiano, suo figliolo, et cetera. Dicimo che havimo et tenimo che Attanasio sia valenthomo et persona da bene, et non tentaria cosa che fosse contra el suo honore et contra de nuy, nė del stato nostro, et de luy havimo quello bon comcepto che se de' havere de qualunqua bono servitore et valenthomo; ma per al presente, per obviare alli errori et (b) scandali che poriano accadere et per suo bene de luy, deliberamo che non vada ad Parma et pacificate alquanto le cose et che le cose siano (c) reducte in altri termini, nuy lo mandarimo ad casa sua liberamente senza alchuna exceptione. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.

(a) Segue Potestati et castellano arcis nostre Guardasoni depennato.
(b) Segue fraudali depennato.
(c) Segue alquanto depennato.