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686. Francesco Sforza al podestà e al capitano della terra di Guardasone. 1452 luglio 22 "apud Trignanum".

Francesco Sforza informa il podestà e il capitano di Guardasone che Andrea Guardasone, abitante nella "masone" di San Giovanni fra la Caldea e Sant'Eulalia, tra Parma e Reggio, trama con quelli di Correggio; vuole che mettano guardie alle porte in modo che, capitando lì in una delle sue frequenti visite, lo arrestino e lo rinchiudano nella rocca e subito lo avvertano perché dirà loro come comportarsi e lo inquisiscano sui suoi contatti con Correggio.

[ 175r] Potestati et capitaneo terre nostre Guardasoni.
Perché havimo havuto noticia de quello tale praticha lo tractato ad Guardasone, pertanto volimo darvene adviso; quello tale se chiama Andrea da Guardasone quale già altre voIte stette cum quilli da Correzzo et al presente non sta cum persona, et habita nella masone de San Iohanne fra la Cadea et Sancta Eulalia, tra Parma et Regio, el quale spesso pratica ad Guardasone. Siché vogliati stare actenti et vigili et fati mettere le guardie alle porte, secretamente, che non lo sapia li vilani, se non quelle fidate guardie gli metteriti et, accapitando lì, fatilo pigliare et sostenere et metterlo in la rocha, et che sia examinato diligentemente et vediati de intendere que praticha ha cum quelli da Correzo; ma prima, subito che lo haveriti preso, ne vogliati, bactendo, mandare ad avisare, che ve scriveremo de quanto haveriti a fare. Et circha ad ciò vogliati usare ogni diligentia et solicitudine. Ex castris nostris felicibus Apud Trignanum, die xxii iulii 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.