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699. Francesco Sforza a Gandolfo da Bologna 1452 luglio 30 "apud Quinzanum"

Francesco Sforza sollecita Gandolfo da Bologna a sistemare gli uomini d'arme di cui gli ha parlato Lancilotto, esortandoli a stare di buona voglia perché provvederà ad accontentarli. Lo informi di quanti capitassero da lui, dicendogliene il nome, chi sono, in che ordine sono, per riscrivergli poi come con loro dovrà comportarsi e per sapere quanti cavali hanno portato.

Gandulfo de Bononia.
Havimo recevute tre toe lettere et inteso quanto scrivi; et veduto quanto ne ha scripto Lan(zilotto), dicemo che de tucto restamo advisati.
Alla parte de quelli homini d'arme quali, secundo ne scrive domino Lan(zilotto), alla recevuta de questa, saranno gionti là ad ti, in caso che siano gionti o che giongessero, vogli provedergli de allogiamento, como per altre te havimo scripto, et vogli confortarli ad stare de bona voglia che gli provederimo per forma se haverano ad contentare. Et vogli avisarne subito de quelli tutti che accapitassero da ti, chi sonno, et como sonno in ordine, et como se chiamano, che te rescriverimo quanto circha (a) alli facto loro haveray ad sequire, mandando qui le persone delli homini d'arme per intendere li facti et avisarne della conducta havevano dellà et delli cavalli haverano menati. Ex castris nostris apud Quinzanum, die xxx iulii 1452.
Iohannes de Ulexis.
Cichus.

(a) circha in interlinea.