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700. Francesco Sforza al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza (1452 luglio 30 "apud Quinzanum")

Francesco Sforza scrive al podestà e al capitano della cittadella di Piacenza e ricorda al podestà di avergli più volte detto di dare strame per sei o sette cavalli di Bevilacqua, suo condottiero, che è arrivato lì per rimettersi in salute.

Potestati et capitaneo citadelle civitatis Placentie.
Per due nostre lettere havimo scritto a ti, potestà, perché facessi dare uno pocho de strame per sey o septe cavalli a Bivilaqua, nostro conductero, el quale havimo mandato lì per recuperare la sanità, et anchora non l'à voluto o saputo fare, che n'é da intendere che male saperisse fare una maiore cosa; et quando cussì fosse, saressimo contenti esserne adivisati per sapere como provederli. Et pertanto iterato scrivemo ad vuy duy che subito debiati provedere a dicti cavalli de Bivilaqua, senza più replicatione di nostre lettere, salvo se non havessivo deliberato de non fare cosa che ve scrivissimo. Data ut supra.
Ser Iacobus.
Cichus.