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727. Francesco Sforza al podestà di Piacenza 1452 agosto 10 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza rassicura il podestà di Piacenza che non sarà fatto torto al suo vicario, ivitandolo a pazientare fino a quando saranno chiariti i fatti. In merito a Bevilacqua il duca gli ripete che non gli si deve altro se non strame.

Potestati Placentie.
Havimo recevuto le vostre lettere ale quale respondendo, et primo circha la parte del vostro vichario, dicimo che non debiati dubitare chel gli sia facto torto né contra el dovere, anzi se vederà pesatamente el facto suo; ma fin a tanto ch'el se habia (a) havuto certe informatione, delle quale volimo essere chiariti, bisongna ch'el habia patientia.
Quanto alla parte del Bivilaqua, nuy acceptamo la vostra excusatione et crediamo veramente essere como vuy diciti; et de novo vi dicimo che non gli faciati dare se non strame, como alhora ve scripsimo. Ex felicibus castris nostris apud Quinzanum, die x augusti 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) In A habiando con ndo depennato.