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733. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1452 agosto 12 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ordina ad Oldrado Lampugnani di andare dal vescovo di Parma e convincerlo a soprassedere, come già più volte sollecitato dal duca, dal proseguire la vertenza con Pietro Maria Rossi, non solo perché Pietro Maria è occupato nei serizi ducali, ma anche, secondo gli accordi presi, non avrebbe, come ha fatto, dovuto ricorrere contro la sentenza arbitrale. Se invece le cose non stessero così, Oldrado convinca il prelato a sospendere ogni azione fino al ritorno a casa di Pietro Maria e potrà di persona seguire la vertenza.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Vertendo una differentia tra il reverendo monsignore lo vescovo de quella nostra città et lo magnifico Petro Maria, più volte havemo scripto et mandato a dire et scripto al dicto monsignore ch'el volesse soprasedere alla dicta differentia perché, trovandose in campo esso Petromaria et occupato in li nostri servitii, non posseva comodamente, segondo el caso rechiederia, attendere ad litigare. Pur, nonobstante el nostro scrivere et le ambassiate a bocha per i nostri messi, esso monsignore, volendo andare dreto al suo piato, ha havuto la sentenza contra. Et perché secondo el dicto Petromaria ne advisa monsignore predicto intende appellarse de dicta sententia, non obstante che nelli compromessi facti per tucte due le parte in li arbitri se contene che niuno se possa appellare, ve caricamo et strengemo, siando cussi, [ 190v] vogliati subito retrovarvi cum el dicto monsignore et lo confortareti, cerchariti et strengeriti et insieme pregariti che per Dio non voglia più prosequire questa tale causa, attento prima che non el pò fare per vigore del compromesso per lui facto, et deinde considerato che el dicto Petromaria se trova essere occupato alli nostri servitii et recevuto el damno ch'el ha per lo stato nostro, che quando may altra rasone non gli fosse, questa sola doveria bastare alli homini che hanno qualche descriptione, como semo certi che la paternità sua intende.
Et quando trovasti la cosa essere altramente, operati omnino ch'el voglia soprasedere fin a tanto ch'el dicto Petromaria possa retornare a casa sua per actendere a questa lite, siché luy possa stare et actendere cum l'animo repossato alli servitii nostri senza questa tale molestia, che per certo non possimo fare che non ne maravigliamo della sua paternità, che havendolo tante volte pregato de questa cosa, non ne habia may voluto compiacere. Curati advisarne como haveriti facto. Data in castris nostris apud Quinzanum, die xii augusti 1452.
Iohannes.