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758. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1452 agosto 18 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza scrive a Oldrado Lampugnani che gli affida, su richiesta dello stesso interessato il caso del cremonese Baldo da Novaro per il ricupero del credito che vanta con quel cittadino parmense.

[ 196v] DomIno Oldrato de Lampugnano.
Baldo da Novaro, nostro citadino de Cremona, è stato qua da nuy et ne domanda, purché nuy ve scriviamo et comettiamo lo facto suo de quilli dinari dice ch'el deve havere da quello nostro citadino de Parma; nuy gli havimo dicto che scriverimo al podestà che gli sia ministrata rasone et iusticia sumaria. Luy dice che scriviamo a vuy che aconzariti questa cosa per acordio che luy haverà lo suo senza litigio; gli havimo dicto che questo ne saria carissimo che l'anconzati et acordati. Et però ve confortiamo che, potendolo fare cum bono acordio che costuy habia suo dovere, ve sforzati de farlo, che ne sarrà molto caro et accepto. Data in castris nostris apud Quinzanum, die xviii augusti 1452.
Ser Iohannes.
Cichus.