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762. Francesco Sforza a Ursina de Curte (1452 agosto 20 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza conferma a Ursina de Corte il ritorno di Sceva, suo marito, cui ha concesso di rimpatriare, come le ha fatto sapere con una lettera consegnata a Benedetto, informandola che Sceva, partito da Siena e arrivato a Firenze, sarà presto a casa.

Domine Ursine de Curte.
Ad quisti dì recevessimo una vostra lettera per la quale ne domandasti de gratia che concedessimo licentia ad messer Sceva, vostro consorte, de potere repatriare et vinire ad vedere li facti suoy; de che nuy ve rispondessimo che eravamo contenti farvi la gratia et maravigliamone che non habiati havuta dicta lettera quale fo mandata in mano de Benedecto. Siché de novo vi dicemo che, ad supplicatione vostra, habiamo scripto ad messer Sceva che vengna via; luy ha havuta dicta lettera et è partito da Siena et vinuto ad Fiorenza et subito se ne tornerà ad casa. Siché dativi bona voglia che non ve acorzireti se non quando ve sarrà alle spalle. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.