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763. Francesco Sforza a Oldrado Lampugnani 1452 agosto 21 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza avverte Oldrado Lampugnani che, poiché gli uomini di Tizano sono molestati dagli Anziani e dai cittadini di Parma per il pagamento di vecchi debiti, faccia presente che i detti uomini hanno capitoli che li esentano dal pagamento di tali debiti, che che Tizano è luogo separato e inoltre che è stato concesso a Fiasco.

[ 197v] Domino Oldrato de Lampugnano.
Li homini da Tizano ce hanno facto exponere che se cercha per quelli citadini de volerli astrenzere ad pagare certi debiti vechi, quali non sonno tenuti ad pagare. Et perché ad dicti homini per capituli è stato promesso che de dicti debiti non sariano molestati, poy è loco separato et havimolo concesso ad Fiasco, pertanto vogliati essere cum quilli Antiani et citadini che ve pare, cum quilli convenienti modi che ve parerà, et fati che dicti homini et comuni de Tizano siano cancellati d'ogni libro dove se trovassero annotati per qualunche debito vechio, quali debiti vechi sonno pochi et fatili cancellare et aconzare per modo non siano per alchuno tempo molestati. Ex nostris felicibus castris nostris apud Quinzanum, die xxi augusti 1452.
Credemo che quilli cittadini non debiano esse difficili ad questo perché dicti debiti montariano pocho, poy havimo concesso dicto loco ad Fiasco et factolo seperato. Siché vogliati cum boni modi indurre dicti Anciani ad remettere et cancellare dicti debiti et che ad dicti da Tizano non sia dato impazo. Data ut supra.
Ser Iohannes.
Cichus.