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766. Francesco Sforza ai Dieci della Balia di Firenze 1452 agosto 22 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza comunica ai Dieci della Balia di Firenze che è stato da lui il signore de Vacelles, mandato da Carlo VII, con lettere che invia in copia insieme a altre loro indirizzate e che detto signore andrà da loro. Diotisalvi, presente a ogni incontro, informato del tutto li relazionerà. In simile forma si è scritto a Cosimo de' Medici a Firenze

Dominis Decem Balie comunitatis Florentie.
De quanto è stato successo per fino in quest'ora delle parte de Franza, de tucto le signorie vostre ne sonno state advisate. De poy è vinuto da monsignore de Vacelles, mandato dal serenissimo Re de Franza quale ne ha referito alchune cose per parte della sua Mayestà et ha portatone certe lettere, dele quale mandiamo la copia alle signorie vostre, (a) et similmente manda certe lettere alle signorie vostre, como intenderanno dicte signorie vostre. El quale monsignore delibera, per più satisfatione sua et più chiareza delle signorie vostre della dispositione della prefata Mayestà et sua bona voluntà, vinire là per exponere quanto ha in commissione dalla prefata Mayestà.
De quanto dicto monsignore ne ha dicto et referito per parte della prefata Ma(ye)stade, et de quanto è stato rasonato et risposto al dicto monsignore, Diotesalvi, quale heri sera fo ad parlamento cum el dicto monsignore, et se ritrovò ad ogni rasonamento facto, informatissimo ad pieno de tucto, ne scrive ad pieno de tucto destintamente per le quale intenderanno particularmente ogni cosa le signorie vostre, tanto de questo, quanto de ogni altra cosa occorrente de qua. Ex felicibus castris nostris apud Quinzanum, die xxii augusti 1452.
Iohannes.
In simili forma scriptum fuit Cosme de Medicis de Florentia.
Cichus.

(a) Segue como intenderanno depennato.