Registro n. 14 precedente | 795 di 1952 | successivo

795. Francesco Sforza al podestà e al referendario di Piacenza 1452 settembre 1 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza dispone che Tomasino Furlano sia disobbligato dalle garanzie richieste da Manfredo de Lando per la investitura della possessione della Bonissima, che il conte rivendica per sua, mentre il duca la rivendica alla Camera ducale. Se si adirà alle vie legali, lo Sforza chiederà a Tomasino altre garanzie.

Potestati et referendario Placentie.
Perché Thomaxino Furlano in li tempi passati dede alcune sigurtade in quella nostra città al conte Manfredo de Lando per la posessione della Bonissima, dela quale se n'è invistiti da esso conte Manfredo, quale alhora diceva la dicta posessione essere la sua, et nuy dicimo che è nostra et spectare (a) debitamente alla Camera nostra, et volimo disubligare le dicte sigurtade aciochè nuy per l'havenire non habiamo a patire manchamento né damno alchuno, pertanto volimo che debiasi fare cancellare et anullare le dicte sigurtade taliter che in fucturum non possano essere molestati da esso conte Manfredo. Et se esso conte Manfredo se pretenderà havere rasone alchuna in dicta posessione rechiedendone per rasone, gli farimo respondere, nec minus se a nuy piacerà ch'el predicto Thomasino remanga più factibile in essa, retolirimo da luy altre sigurtade per modo che remaneremo cauti et siguri da luy. Data in castris nostris apud Quinzanum, die primo septembris 1452.
Bonifacius Cichus.

(a) et spectare ripetuto.