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801. Francesco Sforza a Emanuele Appiano, conte di Piombino 1452 settembre 2 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza raccomanda a Emanuele Appiano, conte di Piombino, Michele Lante da Pisa, già in servizio a Cremona, desideroso di mettersi ai suoi servizi.

[ 206v] Magnifico amico nostro carissimo Emanueli de Aplano, comiti Plombini.
E' sempre stato de nostra natura de amare li homini virtuosi et dabene e quilli pro(se)quire cum adiuto et favore quanto a nuy sia possibele; questo havimo dicto perché l'egregio et savio doctore messer Michele de Lante da Pixa quale è stato in officio in la nostra città de Cremona tanto et cum tanta equità, iusticia et driteza se è portato che meritamente vene essere da ogniuno comendato et avuto (a) in precio. Et essendo luy desideroso conferirse alli servicii della vostra magnificentia et rendendoce certissimi che de luy se haverà bono et fidele servicio et se portarà cum quella integrità che ha facto per lo passato, lo recomandiamo alla vostra magnificentia, confortandola che lo voglia acceptare et, tractandolo bene, ne haveremo contentamento e piacere assay. Data in castris nostris apud Quinzanum, die ii septembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.

(a) avuto in interlinea su anche depennato.