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812. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano. 1452 settembre 4 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza ricorda a Oldrado Lampugnani che gli ecclesiastici che hanno assolto il pagamento della quota dovuta, protestano per essere ancora tenuti nel numero degli inadempienti; gli ordina di convocare quest'ultimi e di costringerli al pagamento. In caso di rifiuto gli impone di richiedere, con il favore del vescovo, il pagamento dalla totalità del clero.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Perché quilli del chierito de quella nostra città, quali hanno pagato la loro contingente portione della subventione imposta, adesso se agravano essere astrecti a pagare per gli altri che non hanno pagato et che sonno inobedienti in che, per lo vero, se moveno assay honestamente, pertanto volimo che, havuti da vuy quilli che sonno debitori d'essa subventione, quali essi del dicto chiericato vi daranno per nota, debiati astrengerli summariamente ad pagare subito quello che gli tocha per la debita contingente portione loro, siché prestamente se venga ad retrarse suxo tucto quello che restiamo ad havere.
Et se forsi li dicti debitori non supplisseno allo compimento [ 209v] del dicto resto, volimo che debbati astrengere la universitate del dicto chiericato ad pagare tucto quello che restasse al dicto (a) compimento; et bisognando sopra ciò lo brazo et lo favore de messer lo vescovo, rechiedetelo indubitatamente, perché siamo certi vi dirà ogni brazo expediente. Ex castris nostris felicibus apud Quinzanum, die iiii septembris 1452.
Bonifacius.
Cichus.

(a) Segue pagamento depennato.