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821. Francesco Sforza a Giovanni da Milano a Caorso (1452 settembre 7 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza impone a Giovanni da Milano a Caorso di non tagliare, per dispetto, legname nei boschi di Otto da Mandello a Caorso né di costringere gli uomini di Otto a trasportarlo.

Iohanni de Mediolano in Caursio.
El spectabile cavaliero messer Otto da Mandello ne ha facto fare lamenta delli facti toy, dicendo che non per debito, ma per dispecto gli fay tagliare el ligname suo delli boschi de Caorso, et cussì etiamdio per dispecto, ultra el debito astrengi l'homini suoy ad condurre dicto ligname; dela qual cosa, se cussì è, molto ne rincresce et dole. Pertanto te dicimo che te debii portare talmente et cum el prefato messer Otto et cum li homini suoy che né luy né li homini se possano tenere inuriati da ti, né se possano lamentare che per despecto gli gravi oltra el debito, advisandoti che quando faci altramente ne corozaremo cum ti. Data ut supra.
Marchus.
Cichus.