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835. Francesco Sforza al podestà e agli uomini di Fiorenzuola (1452 settembre 11 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza avverte il podestà e gli uomini di Fiorenzuola che non si prendano affanno per il carriaggio per il ponte di Pizzighettone di cui ha parlato loro Giovanni da Milano. Procurino di fare le riparazioni della fortezza nel modo che indicherà loro Tommaso. Al podestà ordina di raccogliere dai suoi uomini cento staia di frumento, dei quali ne metterà sessanta nella fortezza di Tommaso e quaranta nell'altra e lo avvisi per farlo pagare.

Potestati et hominibus Florenzole.
Come ve dirà ser Thomaso, exhibitore de questa per nostra parte siamo contenti che non ve sia dato impazo alcuno de quello carrezzo, quale ve ha rechesto Zohanne da Mediolano per lo ponte de Pizghetone, ma siamo ben contenti et volimo che, in loco de questa graveza, vuy faciati certe reparatione a quella nostra forteza, come ve dirà lo dicto ser Thomasso. Appresso volimo che tu, potestà, omnino debbi recatare da quilli homini fino a cento stara di frumento del quale ne metteray sexanta stara in la forteza del dicto Thomaso et quaranta in l'altro, et recatato che l'habii avisane perché lo faremo pagare. Data ut supra.
Irius.
Cichus.