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863. Francesco Sforza al comune e agli uomini di Poviglio 1452 settembre 15 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza si duole con il comune e gli uomini di Poviglio di dolersi perché, nonostante i molteplici ammonimenti, siano stati così sprovveduti. Raccomanda loro di non perdersi di coraggio perché manderà uomini a difesa e farà in modo di indurre i nemici a pentirsi.

Comuni et hominibus Poviglii.
Con despiacere havimo inteso el damno ve hanno facto li nemici et non possiamo fare che non ne dogliamo, siando stati tante volte advisati che ve dovesti guardare, che siati stati colti cussì sproveduti alla campangna. Pur come el se sia, ve confortiamo a stare constanti et fermi, et non vogliati, per paura et menaze ve facesseno quilli da Correza, pigliare partito alchuno perché nuy ve mandaremo delle gente subito per modo ve poreti defendere, et farimo in quelle parte delle altre provisione che alli inimici non porà reusire niuno loro captivo pensiero. Et speramo fare in tal modo che non passarà may longo tempo che farimo anchora costoro pentire de questa iniuria et iniquità hanno usata contra nuy alli subditi nostri, non havendo respecto ad quello che più volte ne hanno facto dire che non offenderanno alle terre nostre de Parmesana. Data in castris nostris apud Quinzanum, die xv septembris 1452.
Nicolaus.
Iohannes.