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876. Francesco Sforza al podestà e al castellano di Guardasone (1452 settembre 16 "apud Quinzanum").

Francesco Sforza raccomanda al podestà e al castellano di Guardasone di essere vigilanti perché con l'entrata in guerra dei Correggesi ha saputo della loro intenzione di impossessarsi del luogo, avvisando se ci fossero novità Oldrado a Parma. Chiede di avere dati sulle forniture di vettovagliamento e di difesa della rocca.

Potestati et castellano Guardasoni.
Dilecti nostri, per la novità hanno facta quelli da Correza in rompere guerra et correre in Parmesana, bisogna multo più siate soliciti, vigili et attenti ala guardia de quella terra et rocha che se fosse tempo de pace. Pertanto ve dicimo che ti, castellano, dì et nocte staghe vigile cum tucti toi in guardare quella forteza per modo non te ne possa sequire inconveniente alcuno; et lo simile farai tu, podestà, in quella terra. Et perché intendimo che quelli da Correza hanno havuto addire che hanno certo intendimento in quella terra, volimo che ti, podestà, habii tal advertentia et cura che essi da Corezo, né etiam alchuno de quella terra, possano tractare cosa alcuna contra il stato nostro né li subditi nostri che non lo sapii, et de tucto quello sentiray subito continuamente ne advisaray nuy, et messer Oldrado, quale è ad Parma ad zò se glie possa provedere in modo che niguno lor pensero glie possa reussire. [ 225r] Adpresso volimo che ne mandati in scripto tucte le monitione che sonno in quella rocha, tanto per mangiare, quanto per defesa, recordandovi iterum ad essere cusì vigili et soliciti alla guardia de quella terra et rocha che non gli incorra inconveniente né damno alchuno. Data ut supra.
Marcus.
Iohannes.