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885. Francesco Sforza al referendario e al tesoriere di Parma (1452 settembre 16 "apud Quinzanum").
Francesco Sforza scrive al referendario e al tesoriere di Parma e al tesoriere ordina che dalle entrate ducali di gennaio e febbraio 1453 prelevi 90 ducati da dare ad Albertino da Cividale o agli eredi di Luca Durci da Parma per avere una giornea dagli eredi e per fare altre cose attinenti allo stato.
Referendario et thexaurario Parme.
Dilecti nostri, volemo et commettiamove che, ogni exceptione remota, che dele nostre intrate ordinarie del mese de zenaro et de febraro del'anno 1453 proximo ad venire faciate pagare et numerare et ti, texaurario, paghi et numerare ad Albertino da Cividale, o ali heredi del quondam Lucha Durci da Parma, o ad chi alluy piacerà ordinare, ducati d'oro 90, ad ciò possa havere una soa zornea deli dicti quondam heredi supradicti, et fare apresso dele altre cose, de presente pertinente al stato nostro, como da noy ha in stretta commissione. Data ut supra.
Bonifatius.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit et retenti capisoldi.
Cichus.