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888. Francesco Sforza a Folignate da Perugia e a Desiderio Grossi, familiare e canepario di Parma. 1452 settembre 17 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza scrive a Folignate da Perugia e a Desiderio Grossi, canepario di Parma che, intendendo trasferirsi per cose necessarie allo stato, gli necessitano venti buoi per il carriaggio. Vuole che il Folignate mandi subito Zambono nei luoghi parmensi ove crede di trovare dodici o quindici paia di buoi idonei e Desiderio assicurerà i proprietari del pagamento che farà Zambono.

[ 228r] Folinato de Perusio et Dexiderio de Grossis, familiari et canepario Parme.
Dilecti nostri, perché deliberamo (moverce) presto da questo allogiamento per andare ad fare del'altre cose grande et ralevate per lo stato nostro, et bisognane para xx de bovi per condure il nostro carreggio quale sapete é necessaryssimo, pertanto voliamo, havuta questa, tu, Folignato, mande Zambono per quelli lochi del Parmisana quali meglio te parerano, ad recattare dodeci o quindici para de bovi che siano apti et boni et grandi, como say bisognano al facto nostro del carreggio; et tu, Dexiderio, prometterai li denari alli patroni deli bovi che ne li venderanno, perché, zonto sia e qui Zambono cum li dicti bovi, noy remanderemo li denari che montaranno li dicti bovi per lo dicto Zambono. Et questo fate non manche se havete caro et amate lo bene et honore nostro. Et se may fossivo cosa presta et che dexiderastivo fare cosa che grata et accepta ne sia, voliate fare questa qual'è supra modum necessaryssima, non gli perdendo una hora de tempo. Et ad ciò che credate questo ve scrivemo proceda dala mente nostra, havemo sottoscripta la presente de nostra manu propria. Data apud Quinzanum, die xvii septembris.
Iohannes.
Cichus.