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890. Francesco Sforza a Lazzaro Teoconico 1452 settembre 17 "apud Quinzanum".

Francesco Sforza scrive a Lazzaro Teoconico d'aver saputo da Troiolo della restituzione di parte della roba toltagli in Borgomuovo da Giorgio Arcelli, e per replicate lettere ducali e anche per l'inteevento di Lazaro stesso. Lo sollecita a voler fare ancora pressioni presso Giorgio perché restituisca la rimanente parte della roba di Troiolo.

[ 228v] Lazaro Teoconico.
Nobilis dilecte noster, habiamo inteso da Troyolo, nostro famiglio, che, ultra quanto già altre volte per nostre replicate lettere scripsemo al conte Georgio da Arcelli per la restitutione dela robba soa quale altra fiata gli tolse dentro Borgonovo, che vuy glie site stato multo propitio et favorevole ad indurre il dicto conte Georgio et ad farli la dicta restitutione, et che, sì per lo scrivere nostro, quanto etiam per le vostre persuasione, l'anno passato cominciò ad renderli parte dela dicta sua robba; el che ne é multo piaciuto et sì ve ne comendamo grandemente. Per la qual cosa ve confortiamo et stringemo et carichamo quanto più possamo de cusì, como sete stato casone de far dare principio ad rendere la dicta robba, siate ancora casone de far la integra satisfactione, del che summamente ne compiacerete advisandone che, s'eI prefato conte Georgio serrà renitente ad farla, me seria necessario provederli per altra via, et per modo ch'el dicto Troyolo vegnirà integramente satisfacto, como é nostra intentione.
Data apud Quinzanum, die xvii septembris 1452.
Irius.
Cichus.