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893. Francesco Sforza a Nicola da Verona e agli altri armigeri sostanti a Colorno (1452) settembre 18"apud Quinzanum".

Francesco Sforza dice a Nicola da Verona e agli armigeri a Colorno di aver saputo da Alessandro da Foligno del loro arrivo lì e della incertezza sul come arrivare a Poviglio perché lì intorno è accampato Ghiberto che il duca pensava fosse con i suoi a vendemmiare in danno di quelli di Poviglio. Il duca li invita ad andare a Parma ove Oldrado Lampugnani indicherà gli indicherà la via sicura e arrivati, d'intesa con Gandolfo, facciano buona guardia a quelle terre.

Nicolao da Verona et aliis armigeris existentibus in Colornio.
Dilecti nostri, siamo advisati per lettere de Alexandro da Foligno, nostro famiglio, como seti zonti lì ad Colornio et che non vedite il modo de podere andare securi ad Piviglio perché misser Ghiberto gli é accampato; de che se meravegliamo perché sapiamo che esso Ghiberto non gli é a campo, ma é alozato cum le zente sò in le ville circumstante et attende ad coglere le ughe de quelli poveri homeni da Piviglio. Pertanto volemo che omnino ghe andate et perché quella via non ne pare bene secura, volemo che subito andagate ad Parma et ve presentate da messer Oldrado da Lampugnano, nostro locumtenente lì, il quale ve mandarà per bona via et ve darrà tal compagnia che porrete andare securamente. Et zonti che sarete, ve intenderete in ogni cosa cum Gandolfo, nostro famiglio, et attenderete ad bona guardia et alla conservatione de quella terra, como siamo certi farete, et in modo che messer Ghiberto ve haverà poco honore. Et in questa vostra andata usate celerità per quanto havete cara la gratia nostra, et obedirete al dicto Gandolfo come fareste (a) proprio alla persona nostra propria. Apud Quizanum, xviii septembris (1452) .
Irius.
Cichus.

(a) Segue ad nuy depennato.