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908. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano. 1452 settembre 21"apud Lenum".

Francesco Sforza disdice a Oldrado Lampugnani l'autorizzazione concessa al priore di San Bartolomeo di Strada Rotta di Parma di chiedere ai nemici un salvacondotto per l'ospedale perché non capita nulla a Parma o di là, che il priore, correggese, non ne informi i suoi concittadini con i quali è in continuo rapporto.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Non obstante che per un'altra nostra lettera ad voi directiva, como vederite, habiamo concessa licentia ad frate Antonio, priore de Sancto Bartholomeo (a) de Strata Rotta de Parma, de possere mandare dal canto del'inimici ad impetrare uno salvocondutto per lo suo hospitale, la quale littera li havimo concessa per la importunità soa, volimo non gli lassati mandare ad impetrare dicto salvocondutto; et si l'havisse havuto non gli lo lassati usare perché, como per altre nostre vi scripsemo, siamo informati che non se pò agitare alchuna cosa ad Parma et dellà che non faza sapere a quelli da Correzo, et che é Correzese et mena pratiche con loro de continuo che, siando cossì, poteria fare molte ribaldarie et inconvenienti sotto dicto salvoconducto; siché honestamente demostrateli che per niente non mandi ad impetrare dicto salvoconducto. Ex castris apud Lenum, die xxii septembris 1452.
Christoforus.
Cichus.

(a) Segue prioro depennato.