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931. Francesco Sforza a Oldrado da Lampugnano 1452 settembre 25"apud Lenum".

Francesco Sforza avverte Oldrado Lampugnani dell'arrivo lì di Antonio da Varese, già ufficiale a Poviglio per Luchina e chiede di alleratre l'ufficiale delle bollette e i conestabili delle porte della città perché, una volta giunto, lo catturino e non lo rilascino senza licenza ducale. In simile forma si è scritto a Benedetto de Curte a Piacenza.

Domino Oldrado de Lampugnano.
Perché per una ventura capitarà lì uno Antonio da Varese, quale era officiale in Poviglio per madonna Luchina, pertanto volimo che ordinati secretamente con lo officiale dele bollette et conestabili dele porte de quella città che se habia tra voi et loro tale advertentia et cossì l'ochio al pennello, che non possa per alchuno modo passare per quella città che non lo sappiati; et venendo lì, volimo lo prendati et fazati mettere in presone, non relassandolo senza nostra licentia, advisandone subito dela presa soa.
Apud Lenum, xxv septembris 1452.
Marcus.
Cichus.
In simile forma scriptum fuit Benedicto de Curte Placentie.