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941. Francesco Sforza al conte Stefano di San Vitale 1452 settembre 28"apud Lenum".

Francesco Sforza assicura Stefano di San Vitale di aver appreso della cattura dei suoi uomini e della loro successiva liberazione. Comunque abbia per certo che prima della resa dei conti con quelli di Correggio i suoi uomini avranno preso più dei loro che non loro dei suoi. Circa Zabolo e Attanasio ha scritto a Oldrado quel che basta.

Comiti Stefano de Sancto Vitali.
Inteso quanto ne scrivite de quelli vostri che sonno presi per mal regulamento de chi l'haveva ad rezere, molto ne renscresce del danno hanno havuto, ma queste sonno cose che se fanno a cambio, e deveti essere certo che, nanzi se scordiamo la iniuria de quelli Correzesi, deli vostri se trovarano a pigliare più deli loro che non hanno loro facto deli vostri. Ala parte deli Zaboli et Athanaso, noy havimo replicato a miser Oldrado quanto bisogna sopra ciò. Ceterum, scrivendo questa, havimo inteso che li dicti vostri sonno stati relaxati. Ex castris apud Lenum, die xxviii septembris 1452.
Ser Iacobus.
Cichus.