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953. Francesco Sforza a Bosio Sforza 1452 settembre 30"apud Lenum".

Francesco Sforza scrive a Bosio circa l'occupazione da lui fatta in montagna di Bazano e necessitandogli uomini, ha dato disposizioni a Oldrado Lampugnani e al luogotenente di Parma. Vuole che anche lui con Fioravante, Petrino da Bergamo e Mariano da Reggio con gli uomini d'arme vadano da lui. Ordina poi che, se non fosse già stato liberato Antonio Trotto, lo si scambi con i due capisquadra correggesi. Si è scrito ad Angelo Caposilvi di raggiungerlo e a Marco Corio di andare a Parma con quelle genti e che saranno portati i denari per i soldati.

Domino Bosio Sfortie.
Havimo recevuto toa lettera, et inteso quanto scrivi de haverne presa la via dela montagna cum quelle gente et essere andati ad Bazano et haverlo havuto, et cetera; dicemo che restiamo advisati de tucto. Et perché havimo bisogno dele gente de qua scrivimo ad miser Oldrado et a locotenente lì certi ordini et provedimenti volimo che siano facti, como vederai per la copia inclusa. Siché volimo che, recevuta questa, te ne vegni da noy ti, Fieravante, Petrino da Bergamo, Mariano da Rezo et quelli homini d'arme, che prima andarono ad Parma che ti, quali feceno la via de Colorgno, et in caso che miser Antonio Trotto non fosse relaxato, vogli fare relaxare quelli doi capi de squadra Correzesi che forono presi deli inimici, et fa che dicto meser Antonio sia relaxato. Ex castris apud Lenum, die ultimo septembris 1452.
Ser Iohannes de Ulexis.
Cichus.
Scriptum fuit Angelo de Caposilvis quod veniat.
Data ut supra. Item Marco Coyro quod vadat Parmam et conducat illas gentes et quod denarii portabuntur ibi ad dandum illis. Data ut supra.
Cichus.