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96. Francesco Sforza al commissario di Parma. 1452 gennaio 11 Lodi.

Francesco Sforza dice al commissario di Parma che, appreso che la comunità ha deciso di "solare" la piazza, vuole che a tale impresa collaborino tutti, anche chi vanta esenzioni.

(a) Commissario Parme.
La comunità de Parma per honore et ornamento dela cità ha ordinato et già è (b) facto grande principio de seligare sive solare la sua piaza, che certo molto ne piace et laudiamo l'opera, ma perché è ordinato che ogni homo contribuischa a tale spesa et cussì exempti como non, che anchora ad nuy pare raxonevele, et sentimo che alchuni se fanno difficili et retrogradi ad volere contribuire alla dicta spesa sopto protesto che sonno exempti, volimo et te committimo che ad instantia d'essa comunità o de chi fa per essa tu debbi constringere per ogni modo, quale meglio te parerà, ogni homo ad contribuire alla dicta spesa pro rata et cussì exempti como no, et siano chi se voglia.
Data Laude, die xi ianuarii 1452.
Cichus.

(a) Precede l'intestazione Domino Iohanni depennato.
(b) è in interlinea su ha depennato.